cataratta - Adolfo Guandalini

Adolfo Guandalini
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CATARATTA

Cosa è?
Si definisce cataratta qualsiasi opacità, anche puntiforme e piccola, del cristallino o della sua capsula. Il cristallino è la lente che, posizionata subito dietro l’iride, permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina.

Quali possibili cause?
La maggior parte delle cataratte che si diagnosticano nei cani giovani o maturi hanno una base ereditaria. Altre possibili cause di cataratta sono: diabete, trauma oculare, uveite cronica, degenerazione retinica (PRA). Nonostante sia infrequente, anche il gatto può avere cataratta.

Come si riconosce la cataratta?
Spesso i primi segni clinici legati alla formazione della cataratta sono dati dalle difficoltà visive dell’animale: incapacità ad evitare ostacoli fissi, riluttanza a salire o scendere le scale, difficoltà nel trovare gli oggetti a lui familiari. Altre volte invece è il proprietario che nota una opacità biancastra all’interno dell’occhio. Frequentemente lo sviluppo della cataratta è accompagnato dalla presenza di infiammazione intraoculare (uveite) di cui il proprietario può notare i segni clinici (occhio rosso, dolente e chiuso). Tale condizione è da trattare il più presto possibile per evitare complicazioni.

Come viene rimossa la cataratta?
Lo stato dell’arte prevede l’uso del facoemulsificatore, cioè un apparecchio che, utilizzando gli ultrasuoni, è in grado di frammentare ed aspirare il cristallino opaco attraverso una incisione sulla cornea di pochi millimetri. Al suo posto poi viene impiantato un cristallino artificiale, in grado di restituire all’occhio una buona capacità visiva.

Il mio cane può essere operato?
Per valutare se il cane può beneficiare della chirurgia, è necessario effettuare, oltre la visita specialistica, ulteriori test sulla retina. In particolare l’ecografia oculare e la elettroretinografia (eseguiti in day-hospital) permettono di valutare l’integrità anatomica e funzionale della retina.

La chirurgia è definitiva o ci sono delle recidive?
Nei cani anziani non ci sono recidive. Sebbene in percentuali ridotte, nei cani molto giovani ciò è possibile perché la lente continua a crescere.

Cosa succede il giorno della chirurgia?
Prima di procedere alla chirurgia il Vostro animale verrà sottoposto ad una accurata visita da parte dell’anestesista in modo tale da “cucire su misura” il protocollo anestesiologico più adatto. Una volta indotta l’anestesia generale potrà cominciare la chirurgia. Nel caso il paziente sia diabetico, è IMPORTANTE che vengano seguite scrupolosamente le indicazioni dell’anestesista e del chirurgo. Si raccomanda di portare tutti i farmaci con cui il cane è in terapia anche il giorno stesso della chirurgia.

Come apparirà il cane dopo la chirurgia?
Immediatamente dopo la chirurgia il paziente sarà in grado di vedere nuovamente e le dimissioni avverranno in giornata, dopo gli accurati controlli postoperatori. L’occhio apparirà sostanzialmente normale, senza la marcata opacità intraoculare.

Cosa fare a casa?
E’ FONDAMENTALE effettuare la terapia scrupolosamente, in quanto le percentuali di successo sono strettamente legate alle cure postoperatorie. Il collare di Elisabetta dovrà essere SEMPRE tenuto, notte e giorno, per almeno 2 settimane e il cane dovrà rimanere calmo il più possibile (se necessario saranno prescritti dei tranquillanti). Le visite di controllo saranno molto frequenti, in modo da ridurre al minimo i rischi di complicazioni postoperatorie.
ADOLFO GUANDALINI
Specialista Europeo in Oftalmologia Veterinaria
SEDI LAVORATIVE
- CVS, Via Sandro Giovannini 51
- Zoospedale Flaminio, Via Bomarzo 36
- Centro Veterinario Gregorio VII, Piazza di Villa Carpegna 52
- Veterinaria Caffarella, Via Crivellucci 36
- Veterinaria Cetego, Via Marco Cornelio Cetego 20




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