erosione epiteliale corneale ricorrente - Adolfo Guandalini

Adolfo Guandalini
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EROSIONE EPITELIALE CORNEALE RICORRENTE

Cosa è?
E’ una lesione corneale che tende a non guarire. Interessa l’epitelio corneale, ovvero lo strato più superficiale della cornea, a livello del quale sono abbondanti le terminazioni nervose. Proprio per questo causa al cane un costante dolore che si manifesta con occhio chiuso e lacrimazione abbondante.

Quale è la causa?
La causa specifica non è ad oggi ben chiara. In un occhio sano, una lesione superficiale o un’ulcera guariscono in tempi rapidi (5-7 gg) se non sopraggiungono complicazioni. Nel caso di occhi affetti, l’epitelio che cresce non è in grado di aderire al sottostante stroma corneale (in quanto alterato), determinando la persistenza della lesione.

Come si fa la diagnosi?
La visita oculistica completa permette di evidenziare rapidamente le caratteristiche tipiche della malattia.

In cosa consiste il trattamento?
Lo scopo è quello di rimuovere tutto l’epitelio che non è in grado di attaccarsi e favorirne la successiva adesione. La cornea viene anestetizzata con l’uso ripetuto di un collirio anestetico e tutto l’epitelio non vitale viene gentilmente rimosso prima di creare delle microincisioni a “griglia” nello strato sottostante, in modo tale che l’epitelio, crescendo, si “ancori” nei microsolchi. Il tasso di guarigione in 15 giorni è molto elevato.  Nei casi in cui in 15 gg non ci sia stata guarigione si può ripetere il trattamento con la successiva applicazione di lenti a contatto. Nel caso anche questo non fosse sufficiente, è possibile effettuare una cheratectomia superficiale. Si tratta di una procedura di microchirurgia in senso stretto, che richiede quindi una anestesia generale. Con l’ausilio del microscopio operatorio, viene rimosso un sottile strato di cornea, in modo tale da lasciare esposto solo tessuto sano a cui l’epitelio può facilmente aderire. Il cane dovrà necessariamente indossare il collare di Elisabetta per evitare di ferirsi cercando di grattarsi. Il tasso di successo di questa chirurgia è quasi del 100%.

Cosa succede il giorno della chirurgia?
Normalmente la manipolazione chirurgica viene effettuata in sede di visita, in anestesia locale. Nel caso il cane sia particolarmente non collaborativo si renderà necessaria una sedazione profonda o una anestesia vera e propria. Il Vostro animale verrà sottoposto ad una accurata visita da parte dell’anestesista in modo tale da “cucire su misura” il protocollo anestesiologico più adatto. Una volta indotta l’anestesia generale potrà cominciare la chirurgia.

Cosa fare a casa?
Semplicemente somministrare la terapia come prescritto, seguendo tutte le indicazioni fornite dal veterinario oculista, evitando di togliere anche per brevi periodi il collare di Elisabetta. Generalmente il cane presenta un certo fastidio per i primi 3-4 giorni successivi alla manipolazione chirurgica, dopo i quali la situazione migliora rapidamente.
ADOLFO GUANDALINI
Specialista Europeo in Oftalmologia Veterinaria
SEDI LAVORATIVE
- CVS, Via Sandro Giovannini 51
- Zoospedale Flaminio, Via Bomarzo 36
- Centro Veterinario Gregorio VII, Piazza di Villa Carpegna 52
- Veterinaria Caffarella, Via Crivellucci 36
- Veterinaria Cetego, Via Marco Cornelio Cetego 20




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